giovedì 31 maggio 2007

TIEFFEERRE....










E’ argomento di vitale importanza e anche se un blog frequentato da due persone non è una cassa di risonanza adeguata spero che, come spesso accade nella rete, il buon senso prevalga e il passa parola faccia il resto.

Non mi dilungherò in articolate discussioni tecniche, perché confonderebbero chi tecnico non è , motivo questo che spiega come, pur avendo a disposizione canali televisivi e mezzi di informazione capillari, il governo non sia ancora riuscito a far capire agli italiani cosa fare di questo benedetto TFR.
Possibile che l’italiano medio sia cosi stupido ( si parla dell/85 %) da non aver ancora capito come comportarsi?
Ma il giochino è tutto qui: non far capire. Come per tutto il resto…meno ci capiamo e piu ci pigliano in giro. Ma non è una novità. Da sempre il potere politico..e anche quello religioso, si fondano sull’ignoranza della povera gente. Il popolo è sempre stato soggiogato dai poteri forti mossi da pochi uomini potenti e dalle famiglie di vario genere che controllano la finanza e l’industria italiana.

Delle tantissime appropriazioni indebite fatte nel corso della storia d’Italia moderna a danno del popolo italiano, questa del TRF si presenta ,come nella piu degna svolta epocale, la piu corposa in termini di quantità di denaro. Se sono riusciti nel corso degli ultimi 50 anni a rubare impunemente dalle nostre tasche dei soldi che poi sono stai usati per scopi illeciti, o per interessi personali, sappiate che non si tratta che di spiccioli.



Il vero affare è il TFR.
Montagne di denaro fresco, preso dalle casse delle aziende e messo furbescamente a disposizione delle categorie, che come esperienza insegna, ne faranno uso improprio, o ancora meglio, nelle casse dell’Inps, che magari ne approfitterà per sanare il suo fallimentare bilancio.

Cosi, facendo un ipotesi per assurdo, qualcuno un giorno potrebbe dirci che i soldi del tfr versati non ci sono piu..perche sono serviti a pagare le pensioni in essere….e ci sarebbe il Visco di turno ad inventarsi un altro furto di stato…magari stavolta ci toglierebbero i soldi direttamente dalla busta paga…un 50 cent all’ora…cosi non se ne accorge nessuno.

La morale di questo discorso è che i soldi devono assolutamente rimanere nelle casse delle aziende. Se lo scopo , come ci vogliono far credere, fosse solo quello di far rendere di piu i soldi che altrimenti nelle mani delle aziende stagnerebbero ad un 2% all’anno…allora dobbiamo darli ai professionisti del risparmio…quindi banche…finanziarie e al limite compagnie assicurative. Non fidatevi delle balle che vi raccontano, con la scuse piu variegate. La verità è una sola. Se devo far rendere dei soldi vado nel posto deputato a farlo, la banca e non dal salumaio o dal rigattiere. Poi ognuno sceglierà i profili di investimento piu o meno rischiosi a seconda del proprio punto di vista.

Vi risparmio le cento clausole dei vari fondi chiusi di categoria, che contengono mille e uno inghippi per tenersi i soldi e non restituirVeli mai…solo in alcuni casi gravi e solo per delle situazioni di emergenza. Dovete poter disporre dei vostri soldi come volete, senza intromissioni. Piuttosto lasciateli in azienda, che se vi servono il vostro datore di lavoro è obbligato a darveli anche prima della pensione. I soldi sono vostri…se li mettete nelle mani di quelle strutture ne faranno quello che vogliono, come hanno fatto dei vari contributi IACP o GESCAL e altre gabelle inventate ad arte..che dopo decenni , alla resa dei conti, hanno fatto per la maggior parte fine incerta e misteriosa.
Ingenui si ma coglioni, scusate, non mi sembra proprio il caso.

martedì 24 aprile 2007

PAZZA INTER AMALA....












Pensavo l'altro giorno a quanto questa squadra mi sia mancata. E non certo per colpa sua.
Per capire quello che ho appena detto bisogna fare uno, anzi, due passi indietro.
Io sono sempre stato tifoso fedele e sopratutto "sportivo" dell'Internazionale, fin dall'antichità, visto che l'anno della mia nascita l'inter vinceva la sua ultima coppa dei Campioni. Quindi nato sotto la buona stella non potevo certo tradirla. Nel corso degli anni l'ho sempre seguita, nei limiti del possibile. La passione è forte, si sa e accende spesso gli animi. Specie negli ultimi dieci anni la squadra ci ha fatto soffire parecchio, non c'è che dire, e la fede calcistica e l'amore incondizionato sono stati messi a dura prova.

Pero a tutto c'è un limite.

Il limite è stato superato in una partita contro la rivale di sempre, la Juventus, nel 1998. Credo che per chi segua il calcio non serva spiegare lo scandalo a cui assistemmo quella sera. Ero in un locale pieno di gente, per lo piu Juventini, ma quando si è verificato quel fatto, dopo momenti di tensione, credo comprensibili, ho capito che lo sport era morto e che quello che tutti vociferavano non era che la punta dell'iceberg di quello scandalo scoppiato ai giorni nostri, Calciopoli, che ha offuscato, credo, per sempre l'immagine del calcio italiano e irrimediabilmente la credibilità della Juventus. E l stessa sensazione l'ho letta negli sguardi di tanti, anche tra le fila degli Juventini, imbarazzati e con gli occhi bassi. Una vera vergogna, come ribadiva in campo il vecchio allenatore Simoni, notoriamente persona moderata e pacata, ma che in quella occasione perse letteralmente le staffe.

Ho smesso di seguire la squadra, a malincuore, ma con la consapevolezza che andare allo stadio o a vedere una partita che in partenza è decisa a tavolino, non possa essere rispettoso ne verso se stessi nè verso lo sport. Stop, chiuso.

Ora veniamo allo scandalo dell'anno scorso. Scoppia il caso delle intercettazioni e finalmente le rogne vengono fuori. Ora finalmente "il re è nudo" e nessuno ha piu paura di affermarlo pubblicamente. La Juve va in B con parecchi punti di penalità. Nel corse dei dibattiti legali verranno adottate linee di difesa discutibili e senza pudicizia, che ridurranno le penalità, dando ancora, come se non bastasse, la netta sensazione che il marcio non si puo combattere con efficacia e che gli interessi dei potenti vincono sempre. La stampa internazionale ci disapprova pubblicamente e ci offende, come paese, sulle testate di mezzo mondo. Io da italiano mi sento offeso e esterrefatto di fronte a cotanta spavalderia.

Iniziano i mondiali e la federazione fa capire che se vincessimo sarebbe come una specie di condono. Altra mazzata che mi fa passare pure la voglia di seguire i mondiali che comunque guardero controvolgia fino alla finale. Sembra che la vergogna non debba finire mai e invece accade il miracolo. Inizia la stagione, dopo varie peripezie. La prima di serie A senza la Juventus, e si vede. Si ritorna a giocare al calcio, lo sport piu bello del mondo. Come di incanto spariscono le polemiche sugli arbitraggi comandati, sulle partite truccate, sui falli inesistenti. Sembra un altro mondo. Nelle trasmissioni televisive ci si scambia complimenti , consigli, critiche ma sempre costruttive. Unico neo in sette canali nazionali la presenza di quel giornalista di fede Juventina che non perde occasione per riportarci alla feccia degli anni passati con i suoi interventi faziosi e francamente insolenti per l'intelligenza.
Finalmente dopo tanto tempo si respira aria pulita e la gente ne trae beneficio. L'olezzo putrido e il tanfo che certi episodi avevano portato a render l'aria irrespirabile se ne sono andati con una squalifica, purtroppo, solo di un anno, alla "signora" che di signorile ha dimostrato di avere, in tutti questi anni, solo la famiglia che la possiede. Ed è stato per questo motivo che io mi sono riavvicinato al calcio e credo, molti come me, disillusi da anni e anni di angherie e soprusi. E' stato come ritrovare un amico perduto, una grande gioia. Mi astengo dal fare complimenti, che sarebbero certo fazioni. alla mia Inter, ma vorrrei far capire l'importanza di quello che è successo quest'anno, perchè sia un nuovo punto di partenza, per tutti, pure per la Juventus se rientrerà in serie A, e una motivazione importante per un esempio che il calcio puo ancora dare ai giovani e alla nostra povera Italia bistrattata.