martedì 24 aprile 2007

PAZZA INTER AMALA....












Pensavo l'altro giorno a quanto questa squadra mi sia mancata. E non certo per colpa sua.
Per capire quello che ho appena detto bisogna fare uno, anzi, due passi indietro.
Io sono sempre stato tifoso fedele e sopratutto "sportivo" dell'Internazionale, fin dall'antichità, visto che l'anno della mia nascita l'inter vinceva la sua ultima coppa dei Campioni. Quindi nato sotto la buona stella non potevo certo tradirla. Nel corso degli anni l'ho sempre seguita, nei limiti del possibile. La passione è forte, si sa e accende spesso gli animi. Specie negli ultimi dieci anni la squadra ci ha fatto soffire parecchio, non c'è che dire, e la fede calcistica e l'amore incondizionato sono stati messi a dura prova.

Pero a tutto c'è un limite.

Il limite è stato superato in una partita contro la rivale di sempre, la Juventus, nel 1998. Credo che per chi segua il calcio non serva spiegare lo scandalo a cui assistemmo quella sera. Ero in un locale pieno di gente, per lo piu Juventini, ma quando si è verificato quel fatto, dopo momenti di tensione, credo comprensibili, ho capito che lo sport era morto e che quello che tutti vociferavano non era che la punta dell'iceberg di quello scandalo scoppiato ai giorni nostri, Calciopoli, che ha offuscato, credo, per sempre l'immagine del calcio italiano e irrimediabilmente la credibilità della Juventus. E l stessa sensazione l'ho letta negli sguardi di tanti, anche tra le fila degli Juventini, imbarazzati e con gli occhi bassi. Una vera vergogna, come ribadiva in campo il vecchio allenatore Simoni, notoriamente persona moderata e pacata, ma che in quella occasione perse letteralmente le staffe.

Ho smesso di seguire la squadra, a malincuore, ma con la consapevolezza che andare allo stadio o a vedere una partita che in partenza è decisa a tavolino, non possa essere rispettoso ne verso se stessi nè verso lo sport. Stop, chiuso.

Ora veniamo allo scandalo dell'anno scorso. Scoppia il caso delle intercettazioni e finalmente le rogne vengono fuori. Ora finalmente "il re è nudo" e nessuno ha piu paura di affermarlo pubblicamente. La Juve va in B con parecchi punti di penalità. Nel corse dei dibattiti legali verranno adottate linee di difesa discutibili e senza pudicizia, che ridurranno le penalità, dando ancora, come se non bastasse, la netta sensazione che il marcio non si puo combattere con efficacia e che gli interessi dei potenti vincono sempre. La stampa internazionale ci disapprova pubblicamente e ci offende, come paese, sulle testate di mezzo mondo. Io da italiano mi sento offeso e esterrefatto di fronte a cotanta spavalderia.

Iniziano i mondiali e la federazione fa capire che se vincessimo sarebbe come una specie di condono. Altra mazzata che mi fa passare pure la voglia di seguire i mondiali che comunque guardero controvolgia fino alla finale. Sembra che la vergogna non debba finire mai e invece accade il miracolo. Inizia la stagione, dopo varie peripezie. La prima di serie A senza la Juventus, e si vede. Si ritorna a giocare al calcio, lo sport piu bello del mondo. Come di incanto spariscono le polemiche sugli arbitraggi comandati, sulle partite truccate, sui falli inesistenti. Sembra un altro mondo. Nelle trasmissioni televisive ci si scambia complimenti , consigli, critiche ma sempre costruttive. Unico neo in sette canali nazionali la presenza di quel giornalista di fede Juventina che non perde occasione per riportarci alla feccia degli anni passati con i suoi interventi faziosi e francamente insolenti per l'intelligenza.
Finalmente dopo tanto tempo si respira aria pulita e la gente ne trae beneficio. L'olezzo putrido e il tanfo che certi episodi avevano portato a render l'aria irrespirabile se ne sono andati con una squalifica, purtroppo, solo di un anno, alla "signora" che di signorile ha dimostrato di avere, in tutti questi anni, solo la famiglia che la possiede. Ed è stato per questo motivo che io mi sono riavvicinato al calcio e credo, molti come me, disillusi da anni e anni di angherie e soprusi. E' stato come ritrovare un amico perduto, una grande gioia. Mi astengo dal fare complimenti, che sarebbero certo fazioni. alla mia Inter, ma vorrrei far capire l'importanza di quello che è successo quest'anno, perchè sia un nuovo punto di partenza, per tutti, pure per la Juventus se rientrerà in serie A, e una motivazione importante per un esempio che il calcio puo ancora dare ai giovani e alla nostra povera Italia bistrattata.